Italtrans dà il via all’utilizzo dell’HVO, il nuovo carburante sostenibile
Italtrans, da sempre attenta al contenimento del proprio impatto ambientale, fa un altro passo avanti sulla strada della sostenibilità: dal mese di settembre oltre un centinaio di mezzi della flotta – in particolare quanti fanno fanno rifornimento nell’hub di Calcinate – sono alimentati con il nuovo Gasolio HVO (Hydrotreated Vegetable Oil).
Si tratta di un olio vegetale idrotrattato prodotto secondo i principi dell’economia circolare. Viene ricavato dalla lavorazione di materia di scarto rinnovabili di tipo paraffinico – come olio vegetale, sego o olio da cucina usato – e in parte residuale di oli vegetali. La sua composizione priva di idrocarburi fossili e il basso contenuto di carbonio lo differenziano dal diesel e lo rendono un carburante sostenibile grazie ai bassi livelli di emissioni di gas serra e di inquinanti atmosferici.
L’HVO offre inoltre una buona efficienza energetica consentendo una maggiore autonomia dei veicoli e, conseguentemente una riduzione dei consumi; è inoltre altamente biodegradabile e per questo meno dannoso in caso di perdite o sversamenti rispetto agli altri carburanti. L’elevato numero di cetano garantisce buone performance nelle partenze a freddo e riduce la rumorosità del motore, limitando anche l’inquinamento acustico, oltre all’emissione di particolato. Infine è privo di aromatici o poliaromatici, composti impattanti da un punto di vista ambientale.
” Da tempo siamo impegnati per rendere la nostra flotta non solo più efficiente, ma soprattutto meno impattante a livello ambientale.” Così Paola Bellina, Direttore Operativo spiega la scelta del nuovo carburante. “Nel 2023 abbiamo investito 22,5 milioni di euro per l’acquisto di 289 mezzi Euro 6 di ultima generazione per sostituire veicoli dalle motorizzazioni meno performanti. Abbiamo anche 4 veicoli elettrici e 91 motrici alimentati a gas liquido (LNG). Ora, la scelta dell’HVO è un ulteriore passo avanti per contenere l’inquinamento. Si stima infatti che con il suo utilizzo vi sia una riduzione delle emissioni di gas serra prodotte durante il ciclo di vita dal 60% al 90% rispetto al diesel convenzionale.”

